Il PNRR visto dal basso: in Martesana 500 milioni di euro per i progetti, con opportunità e difficoltà

Parlare di PNRR vuol dire, per molti, cacciarsi in un ginepraio. Dalla sua approvazione nel 2021, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza messo a punto dal governo Draghi non smette di monopolizzare pagine di quotidiani e ore di dibattiti televisivi, con aggiornamenti e revisioni, tagli e scadenze. A volte l’impressione generale, in questo fluire di informazioni, è che si discuta dei massimi sistemi, di affari lontani dalla quotidianità dei cittadini, che riguardano l’intricato rapporto tra Unione Europea da una parte e Stato italiano dall’altra. I Comuni, i luoghi della vita di tutti i giorni, fanno meno notizia, e se vengono menzionati è per i ritardi sulla tabella di marcia o per eccezionali esempi “virtuosi”. Eppure, proprio i Comuni sono i principali destinatari delle risorse del PNRR, la prima linea di attuazione delle sue “Missioni”: stando ai dati più aggiornati di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) si parla di finanziamenti per 33 miliardi di euro (40 miliardi se si aggiungono risorse extra PNRR) spalmati su quasi 102mila progetti in tutta la penisola. Tutti i 29 Comuni della Martesana, ingrandendo poi la lente, beneficiano, in misura maggiore o minore, dei finanziamenti del Piano. Sono circa 500, infatti, i milioni destinati al territorio di Milano Est, con picchi di finanziamenti a Segrate (89 milioni), Cernusco sul Naviglio (53 milioni), Melzo (52 milioni), Pioltello (45 milioni), Cassano d’Adda (42 milioni), Cologno Monzese (34 milioni) e Gorgonzola (28 milioni). Fonte di questi dati è Open Polis tramite portale Open PNRR, piattaforma open source aggiornata direttamente dai cittadini.

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Autore dell'articolo: Settimanale Radar